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Tra incomprensioni familiari, ribellioni adolescenziali, nuove amicizie e nuove avventure a bordo della sgangherata Cinquecento gialla di sua madre, Gina supera questo periodo difficile e si mette a investigare per conto suo per scoprire le vere ragioni che stanno dietro la latitanza di suo padre e soprattutto per cercare di riportarlo a casa una volta per tutte. Un esordio dolceamaro su una famiglia che di colpo si ritroverà catapultata in mezzo agli intrighi politici che hanno diviso l’Italia nel periodo a cavallo degli anni Ottanta, a ridosso degli anni di piombo e del rapimento Moro. Un romanzo di formazione autentico e onesto che racconta di trame occulte e malaffare visti attraverso lo sguardo curioso di una ragazzina restituendo allo stesso tempo un quadro vivo e realistico di un periodo della nostra storia su cui rimangono ancora troppi misteri.
Introduzione
Per la consueta rubrica “Racconto ciò che leggo” vi parlo di Mia madre aveva la Cinquecento gialla di Enrica Ferrara edito Fazi Editore.
Aneddoti personali
Personalmente ho scoperto e conosciuto Enrica Ferrara nella libreria iocisto, dove si è tenuta la prima presentazione del suo libro condotta in maniera impeccabile da Francesca G. Marone e Silvio Perrella. Dopo qualche tempo per praticità ho preso il libro in ebook e ho iniziato ad avventurarmi in questa storia.
Recensione
Enrica Ferrara già mi aveva conquistata con la presentazione, complice la professionalità di Francesca e Silvio ma leggendo Mia madre aveva una Cinquecento gialla ha fatto letteralmente scaccomatto come si dice. Inizio a fare i complimenti al grafico della Fazi Editore perchè ha realizzato una copertina coloratissima e che mette allegria. D’altronde anche l’occhio vuole la sua parte. Questo romanzo di formazione mi piace molto perchè tratta tematiche molto importanti e soprattutto fa capire come si spiega ad un bambino determinate situazioni e determinati termini come “caproespiatorio”, “camorrista” ecc. Gina è stata inserita in una linea temporale da bambina e quella del 1987 come se fosse su una macchina del tempo. Nonostante le sue 300 pagine la lettura del libro è molto scorrevole ed esaustivo.
Focus sull’autrice
Enrica Ferrara, napoletana, 54 anni, trapiantata a Dublino dove insegna lingua e letteratura italiana al Trinity college, è al suo primo romanzo. Come saggista invece ha curato diversi volumi ed è stata tra i fondatori del Festival of Italian and Irish Literature in Ireland.